Black Widow Records Official Website
Artist: Minotauri
Location: Finland
Line-up:

Ari Honkonen (guitar, vocals), Tommi Pakarinen (bass), Viljami Kinnunen (drums)

Album: Self Titled
Label & Pubblication Year: Black Widow 2004
Tracklist: Singing In The Grave / Black Chakras / Nuclear Siren / Intro-Devil Woman / My Way / Backstabber / Doom Metal Alchemy / Lover From The Grave / Cemetery Shadows (bonus track) / Frustrated (bonus track) / Paid Love (bonus track) / You Will Learn (bonus track) / Pain Of Life (bonus track) / Violence (bonus track) / Paid Love (live) (bonus track)
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I finlandesi Minotauri sono una delle ultime scoperte della genovese Black Widow, etichetta attiva da circa un decennio, specializzata in sonorità dark, doom e stone,r e attiva sia sul mercato delle novità sia su quello delle ristampe (Necromandus, Bram Stocker, High Tide, Agony Bag e molti altri). Il trio, al suo esordio sulla lunga distanza ma con alcuni singoli all’attivo, cita Black Sabbath, Pentagram e Witchfinder General come fonte di ispirazione, e dedica l’album al loro connazionale Kimmo Kuusniemi, leader dei mitici Sarcofagus (band dei primi anni 80, con all’attivo due albums tanto belli quanto rari!). “Minotauri” si presenta bene fin dalla cover, uno splendido disegno di Stefano Scagni, e l’opener “Singing In The Grave” mantiene le promesse. Introdotta dallo scorsciare della pioggia e da un organo da brividi, la song riesce a creare la stessa tensione emotiva di “Black Sabbath” (la canzone) e “Death Walks Behind You” (Atomic Rooster), mentre i poderosi breaks chitarristici di Honkonen scuotono la cappa mortale incombente: un autentico capolavoro! Decisamente sabbathiana anche la seguente “Black Chakras”, caratterizzata da diversi cambi di tempo; la voce di Honkonen non sembra trovarsi a proprio agio sui toni alti ma questo non compromette più di tanto la qualità della song. A differenza di tanti gruppi doom devoti a sonorità catacombali, le song dei Minotauri hanno il grande pregio di risultare sempre scorrevoli, coinvolgenti e mai monolitiche o claustrofobiche, e “Devil Woman”, solcata da inquietanti sibili chitarristici, ne è la dimostrazione. Dopo due brani validi, ma più ordinari come “Nuclear Siren” e “My Way” troviamo “Backstabber”, un altro highlight del cd, un brano dall’incedere devastante, che farebbe la felicità di ogni fan dei Pentagram. “Doom Metal Alchemy”, dal titolo eloquente, vede il basso di Pakarinen sugli scudi ed è arricchita da alcuni interventi di organo che ci regalano altri brividi horror, mentre la conclusiva “Lover From The Grave” è, insieme a “Devil Woman”, il brano più diretto del cd. Ma non è finita, perché la Black Widow ha deciso di arricchire questa release di ben 7 bonus tracks: un brano live e 6 songs che in precedenza erano state pubblicate su singoli in tiratura limitatissima, oggi praticamente introvabili. Anche in questo caso i finlandesi danno dimostrazione di tutta la loro classe, soprattutto in “Cemetery Shadows”, evocativa e potentissima allo stesso tempo, che da sola vale l’acquisto del cd. Da non sottovalutare anche brani poderosi come “Pain Of Life” o “You Will Learn”, che non sfigurerebbero nel repertorio di maestri come Trouble e St. Vitus. Ottima anche “Violence”, dominata da un riff assassino che può ricordare “Symptom Of The Universe”. Mi sembra inutile dilungarsi ulteriormente, “Minotauri” è un must che ogni serio adoratore del buio deve assolutamente avere!

Recensione Realizzata da Andrea Zazzarini

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